
Albert Einstein ha detto: “Se l’ape scomparisse dalla terra all’umanità resterebbero quattro anni di vita; niente più api, niente più impollinazione, niente piante, niente alberi, niente esseri umani”.
Quindi se muoiono le api, muore il mondo. Perchè se le api muoiono, a farne le spese sono l’ambiente, il nostro cibo e l’agricoltura. Le api, infatti, non producono solo miele: dalla loro opera di impollinazione dipende un terzo degli alimenti che consumiamo abitualmente e la maggior parte della produttività dei nostri frutteti.
Difendere le api vuol dire difendere noi stessi!
Le api vanno tutelate, difese e aiutate. Sono minacciate da moltissimi fattori tra i quali i pesticidi, perdita di habitat e cambiamenti climatici.
Gli apicoltori e gli agricoltori giocano un ruolo fondamentale nella salvaguardia delle api, ma ognuno di noi può sempre fare di più e meglio.
Noi siamo sia apicoltori sia agricoltori, siamo molto sensibili a questo argomento e attivi nella salvaguardia della biodiversità. Da due anni seminiamo la facelia, chiamata la “pianta salva-api“, tra i filari del nostro vigneto. In questa primavera molto difficile sul fronte climatico, in cui le api sono state in in difficoltà, la fioritura della facelia è stata una salvezza. Non potete capire la nostra felicità quando, in questi ultimi giorni di sole, è esplosa la fioritura di questi bellissimi fiorellini viola; che oltre a regalarci uno spettacolo colorato nel vigneto, attirava migliaia di api indaffarate!